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Green Retail  - Solo il 20% delle società benefit italiane fa la valutazione d’impatto
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Solo il 20% delle società benefit italiane fa la valutazione d’impatto

Non basta essere sostenibili per essere una società benefit.

Bisogna farlo sapere con un documento che dimostri con numeri e dati i reali cambiamenti che l’azienda sta apportando alla società, comunità o all’ambiente. L’Osservatorio del NISB, Network Italiano delle Società Benefit, lancia il Premio Impact Award che premia la migliore valutazione d’impatto secondo tre principali elementi: contenuti, metodo e usabilità. Il 5 novembre a Firenze la premiazione.

Il Network Italiano delle Società Benefit e il suo Osservatorio Nazionale sulle Valutazioni d’Impatto hanno lanciato il premio Impact Award per premiare la migliore valutazione d’impatto delle società benefit. Un premio che nasce dall’esigenza di stimolare le SB a rendicontare e rendere pubblico l’impatto positivo che stanno apportando alla società. Un report poco realizzato dalla maggior parte delle SB. Il 5 novembre a Firenze la premiazione delle migliori candidate.

Le Società Benefit (SB) hanno l’obbligo dopo il primo anno di stilare la valutazione d’impatto e renderla pubblica. Si tratta di un documento che rendiconta gli effetti dei cambiamenti prodotti dall’azienda sui destinatari del beneficio comune che hanno deciso di generare.

Un documento che non deve essere solo un mero elenco di attività, ma anche una valutazione in termini quali-quantitativi di come l’azienda sta impattando positivamente sull’ambiente, sulla società, sulle persone. Un documento che la legge italiana ha reso obbligatorio affinché, l’azienda non si fregi del semplice “titolo di Società Benefit”, senza darne poi il riscontro tangibile.

“Si è una vera SB quando si informa l’opinione pubblica e i propri stakeholder del cambiamento che si è riusciti a generare sui destinatari dei benefici comuni che la SB ha deciso di generare – asserisce Giuseppe Bruni (nella foto), Presidente NISB – Purtroppo, stando ad alcune fonti* solo poco più del 20% delle SB ha fatto almeno una valutazione d’impatto e poco più del 4% lo ha fatto e pubblicato sul proprio sito web tutte le volte che avrebbe dovuto. Peccato, perché tutte quelle che non lo fanno, e sono troppe, seminano dubbi sulla loro reale intenzione di essere una società benefit, oltre che trasgredire a un obbligo di legge. Il NISB oltre ad essere un hub per le SB promuove l’elaborazione e la qualità della valutazione d’impatto e per questo ha lanciato il premio per le migliori valutazioni d’impatto, l’Impact Award”.

*(elenchi CCIAA a marzo 2021, Registro SB, fonti giornalistiche varie a settembre 2021)

I criteri di valutazione del vincitore

I due criteri principali per l’assegnazione del premio Impact Award sono da una parte i "Contenuti e metodo" che pesa per l'80%, dall'altro "l’Usabilità" che vale il 20%. Con l’usabilità si misureranno tutte quelle caratteristiche in grado di rendere la presentazione fruibile da tutti gli stakeholder: dalla qualità generale della presentazione all'utilizzo di grafici e tabelle per illustrare i dati, dall'inserimento di infografiche o altri strumenti visual fino all'inserimento di glossari, commenti esplicativi, etc.

Il Network Italiano delle Società Benefit, ha lo scopo di raccogliere, valorizzare e creare network con e tra le società benefit d’Italia e i vari protagonisti che ruotano loro intorno. Il Network nato agli albori della pandemia (febbraio 2020), vuole essere la voce delle SB che raccontano cosa stanno facendo per la comunità e come possono creare maggiore valore attraverso il network.

       
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