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Persone & Imprese A cura di: Fabrizio Vallari

Elior e Gruppo Hera insieme contro lo spreco alimentare

Risparmiate circa 17 tonnellate di Co2 con il riciclo di 5,38 tonnellate di oli vegetali esausti.

Sono 6.263 i litri di biocarburante idrogenato, prodotto grazie ai quantitativi di OVE (oli vegetali esausti) raccolti da Hera e trasformati dalla bioraffineria Eni di Venezia a Porto Marghera.

A circa nove mesi di distanza dalla firma del protocollo di intesa tra Elior Ristorazione e Gruppo Hera, arrivano in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, i primi risultati: raccogliendo 5,38 tonnellate di oli vegetali esausti provenienti dalle prime 52 cucine gestite da Elior su cui è stato avviato il progetto di economia circolare, sono stati prodotti 6.263 litri di biocarburante idrogenato consentendo un risparmio annuale di 5,25 Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP), pari a circa 17,25 tonnellate di CO2, non immesse in atmosfera*. Inoltre, il risparmio annuo di anidride carbonica equivale indicativamente all’assorbimento di CO2 generato da circa 203 alberi**. Il biocarburante prodotto potrebbe essere utilizzato per alimentare autovetture a ciclo diesel di media cilindrata con una percorrenza complessiva di circa 100.200km***.

Attraverso un virtuoso processo di economia circolare, gli oli vegetali esausti diventano un’importante risorsa: l’olio raccolto viene trasferito in un impianto di prima lavorazione per essere poi mandato alla bioraffineria Eni a Porto Marghera dove avviene la trasformazione in biocarburante idrogenato (HVO) poi miscelato al 15% nel gasolio e distribuito alle stazioni di servizio Eni nel prodotto Eni Diesel+.

Questo progetto, avviato a luglio sulle prime 52 cucine, sarà esteso a breve ad oltre 170 punti Elior; si stima così di poter raggiungere un quantitativo complessivo di olio raccolto pari a circa 25 tonnellate, corrispondenti a circa 29.000 litri di biocarburante idrogenato Eni.

“Siamo molto orgogliosi dei risultati che abbiamo raggiunto mediante questa collaborazione con Hera, che ci ha permesso di attivare una filiera circolare degli OVE.” afferma Rosario Ambrosino, Ceo di Elior - “La sostenibilità è al centro della nostra strategia d’impresa dove ogni fase della nostra attività è pensata in un’ottica di economia circolare. I risultati raggiunti” – continua Ambrosino - “hanno davvero superato le aspettative: oltre alla riduzione delle emissioni climalteranti, la corretta gestione degli oli vegetali esausti fa sì che si eviti uno smaltimento improprio degli oli nell’ambiente. Si stima infatti che 1 kg di olio vegetale esausto possa distribuirsi su una superficie di 1.000 m² di acque superficiali”.

“Per Hera l’economia circolare è da tempo uno degli assi portanti della creazione di valore condiviso, ancora più rilevante sapendo che andiamo incontro a una sempre maggiore scarsità di risorse. Siamo impegnati ogni giorno per ridare valore a ciò che viene scartato, per recuperare materia ed energia dai rifiuti supportando i territori serviti e le imprese nella transizione ecologica. È grazie anche a questo che nel 2022, per il terzo anno consecutivo, siamo al primo posto nel settore Multi-Utility&Water del Dow Jones Sustainability World Index - commenta Orazio Iacono, AD del Gruppo Hera -. Il progetto avviato con Elior va in questa direzione e i risultati ci dimostrano che collaborare insieme per portare avanti il cambiamento è il fattore vincente per affrontare le sfide che abbiamo davanti”.

Ad assicurare la sostenibilità e la trasparenza del percorso, c’è una filiera certificata da un ente terzo, come previsto dallo schema europeo ISCC (International Sustainability & Carbon Certification). Tale certificazione attesta che il processo gestito da Hera, in tutte le sue fasi - dalla raccolta territoriale al pretrattamento, fino alla produzione del biocarburante - riduce le emissioni di gas serra di oltre l’80% rispetto alla produzione di gasolio da fonti fossili.

Note:

*dati validati dall’ente di certificazione di HERA, in base alla normativa europea ISCC.

** considerando che un albero di medie dimensioni in un contesto urbano assorbe in media circa 85 kg di CO2 all’anno.

*** considerante che un’auto di media cilindrata percorre circa 16 km con 1 litro di gasolio.

       
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