L'economia è più produttiva, quando è etica

Da tempo ormai lo si afferma da più fonti.

Lo dice un economista premio Nobel, come Sen. Lo affermano, in una dichiarazione della Business Roundtable, i quasi 200 CEO di potenti multinazionali secondo i quali lo scopo di una società non è più solo il profitto, ma la soddisfazione degli stakeholders.

Una rivoluzione copernicana? Per molti, probabilmente, sì. Non per Marzio Bonferroni che da tempo ragionando proprio sulla Human Satisfaction (2005) aveva posto l’etica al centro della sua attenzione e aveva sviluppato un Metodo per le strategie d’impresa, il metodo ERE (Emozione-Ragione-Etica), che per la prima volta considera la soddisfazione delle necessità etiche degli stakeholder fondamentale per il successo di un’impresa, tanto quanto la soddisfazione dei bisogni emotivi e di quelli razionali.

Emozione, Ragione ed Etica sono tre aree in costante e sinergica relazione tra loro nell’essere umano integrale, che è ben lontano dal restrittivo modello economico “consumatore”, e ne determinano i comportamenti e le scelte. L’etica, dunque, non può essere ignorata, dimenticata come spesso avviene in economia e nelle imprese, o addirittura considerata quasi come un “ostacolo” al business, se domina una visione del profitto a breve termine come obiettivo essenziale. Solo la soddisfazione delle necessità di tutte e tre queste aree determina in modo misurabile l’incremento di fiducia, fedeltà, relazioni positive, autorevolezza, opinione positiva, desiderio d’acquisto e conseguentemente sviluppo e profitto.

Il metodo ERE è stato perfezionato con i colleghi del team multidisciplinare UniOne, Simonetta Caresano e Ferdinando Pillon di Si-Pma Strategie Innovative, e con Andrea Cateni, Giovanni Fondrini, Alberto Biraghi di DEMOSKOPEA. Esso permette innanzitutto di identificare le necessità presenti nella psiche dei collaboratori, dei clienti e di tutti gli altri stakeholder che interagiscono con l’impresa; di indagarle - in primis attraverso la metodologia dei Theory of Constraint di Ely Goldratt di cui Si-Pma ha un software proprietario - e infine di indicare le aree sulle quali intervenire.

Come è stato recentemente riconosciuto da importanti imprese come Allianz Partners, Ferrero, Flli Guzzini, Grimaldi group, IBM, Generali, Italia del Gusto, Lactalis, Rovagnati… che questo è il primo metodo che riconosce l’etica come fondamentale motore dei comportamenti e la tiene nella dovuta considerazione permettendo di calibrare correttamente le proprie strategie.