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Un’industria ittica più sostenibile è possibile: il progetto di Ibm nelle isole Kvarøy

L’industria ittica è la terza a livello di esportazioni in Norvegia.

Alcune delle più eccellenti varietà di salmone in tutto il mondo vengono allevate in queste acque, in aree come quella di Kvarøy.

In un momento storico in cui i consumatori ricercano trasparenza sull’origine dei prodotti alimentari e in cui le informazioni sulla provenienza del pesce possono essere poco chiare e persino contraffatte, la Norwegian Seafood Association, IBM e ATEA hanno individuato l’opportunità di ottenere un vantaggio competitivo per il mercato ittico del Paese: utilizzare la blockchain per fornire informazioni trasparenti e certificate riguardo l’intero ciclo di vita del pesce norvegese.

Il progetto ha compiuto importanti passi avanti fin dal suo annuncio a giugno 2020 e ha ottenuto molta attenzione a livello internazionale proprio per l’innovazione portata e i risultati raggiunti: la serie Better Lives Through Better Business, prodotta da BBC Storywork e presentata durante il Consumer Goods Forum, gli ha dedicato un episodio proprio.

Sono dieci gli allevamenti ittici che sono entrati nel progetto, oltre a produttori di mangimi per pesci, aziende della trasformazione e attori della supply chain. Grazie alla blockchain, oggi è possibile registrare e fornire tutte le informazioni sulla vita dei salmoni all’interno dell’allevamento, dai dati sulla qualità delle uova di pesce ai livelli di ossigeno e temperatura dell’acqua, come anche dimensioni e numero dei pesci per recinto.

Costruire una nuova industria ittica

È importante riconoscere i cambiamenti sostanziali che un tale progetto implica, in particolare per gli allevatori di pesce. Innanzitutto, si tratta di un modello di business totalmente nuovo, in cui l’ownership non appartiene a una parte o ad un’altra, ma richiede un approccio veramente collaborativo tra tutti i player all’interno di un ecosistema integrato, che comporta anche un rischio condiviso.

I produttori non devono investire in nessun hardware, né pagare una quota per l’utilizzo della blockchain. Il loro impegno è legato solo alla quantità di pesce che viene tracciato attraverso il sistema.

Inoltre, per molte aziende l’ingresso nel mondo della blockchain rappresenta un importante cambiamento digitale, per il quale mancano o le competenze o la fiducia – legata a timori per la sicurezza e la privacy dei loro dati. La priorità è quindi costruire la fiducia degli allevatori nel sistema spiegando in maniera chiara il funzionamento del progetto.

I vantaggi della tracciabilità del pesce: per ambiente, aziende e consumatori Una soluzione che può contribuire anche a diminuire l’impatto sull’ambiente dell’industria ittica: spesso le fasi di trasformazione del pesce, infatti, avvengono in Cina, e i prodotti affrontano un viaggio lungo 12000km che implica significative emissioni di CO2 e assenza di controlli riguardo condizioni di lavoro e sicurezza degli impianti.

Non solo: come illustrato dal documentario della BBC, l'uso della blockchain contribuisce a combattere le frodi e ad aumentare il valore del salmone e il costo che i clienti sono disposti a sostenere per acquistarlo, proprio per la possibilità di fornire trasparenza e tracciabilità, un valore sempre più ricercato e apprezzato dai consumatori.

Come evidenzia uno studio condotto da Morning Consult e IBM sulla tracciabilità del pesce*, molti consumatori, soprattutto tra i 35 e i 50 anni, vorrebbero ricevere più dettagli sul prodotto e sono disposti a pagare fino al 10% in più pur di avere informazioni sicure e verificate su provenienza e produzione, con particolare attenzione anche all’impatto sulle acque e alla sostenibilità. A questo proposito, lo studio sottolinea che i consumatori mangerebbero ancora più pesce se potessero verificare la sostenibilità con l'aiuto delle tecnologie come blockchain, AI, sensori IoT, cloud.

Con l’avanzare del progetto e il coinvolgimento degli attori del trasporto, sarà possibile avviare la trasformazione digitale di processi cruciali per rendere i passaggi doganali più veloci ed efficienti, il che significa che i clienti potranno ricevere i prodotti in tempi più brevi, e dunque con una freschezza maggiore.

Le prospettive future

Maggiore integrazione con l’intelligenza artificiale per identificare metodi nuovi e migliori per ottenere una produzione ottimale e, contemporaneamente, proteggere gli ecosistemi: in un settore che, a volte, è accusato di pratiche dannose per l’ambiente, registrare informazioni certificate e sicure sarà utile per monitorare l’equilibrio biodiversità locale, ad esempio, o per comprendere come gli allevamenti ittici a terra, sempre più diffusi, incidono sull’ambiente e sulla qualità del pesce, oppure ancora per conoscere l’intera impronta di carbonio del pesce.

L’obiettivo ultimo del progetto è quello di aiutare i consumatori a compiere delle scelte alimentari consapevoli e migliori fornendo loro tutti gli elementi necessari per constatare l’alta qualità del pesce e i vantaggi che derivano da una provenienza sostenibile.

* studio “Fish Traceability” realizzato da Morning Consult per conto di IBM, a fine giugno 2020, su un campione di 3.000 persone, tra cui 1.000 adulti italiani, 1.000 francesi e 1.000 spagnoli, che consumano pesce almeno una volta all'anno. La ricerca è stata condotta online e i dati sono stati aggregati per fascia d’età, sesso e livello di istruzione.

       
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